1/1 di piena proprietà dell’unità abitativa sita in Roma, Via Enrico Nencioni, 32 e 34 e precisamente: - villino, porzione di una più ampia villa, distribuito su tre livelli - piano seminterrato, terra e primo - con area esterna e accessori; al villino si accede tramite un accesso pedonale posto al civico 32 ed un accesso carrabile posto al civico 34; all’abitazione si accede da un’area esterna di proprietà esclusiva che conduce ad un portico; dal portico si ha accesso al piano terra composto da soggiorno, disimpegno, un bagno e due camere. Nel soggiorno è ubicata scala interna per accedere al piano superiore, nel disimpegno è ubicata scala per scendere al piano seminterrato. Il piano primo è composto da una camera da letto con bagno ed un terrazzo. Il piano seminterrato è composto da ampio soggiorno ed angolo cottura, una camera da letto con bagno, un secondo bagno, una piccola lavanderia oltre ad intercapedine usata come ripostiglio. Il pozzetto in cui confluiscono le acque della porzione immobiliari e la centrale termica dell’impianto di riscaldamento insistono su area al piano seminterrato, di proprietà del limitrofo sub 1. Il tutto per una superficie complessiva lorda di mq 226,60 circa oltre terrazzi per mq. 40,34, portico per mq.39,36, area scoperta per mq. 209,64 (è esclusa l’area scoperta già di proprietà del limitrofo sub 1) ripostiglio per mq. 9,04. L’appartamento confina con l’immobile identificato con il foglio 1116 particella 75, con l’immobile identificato con foglio 1116 particella 2199 e con l’unità immobiliare identificata con il foglio. 1116 particella 2825 sub 1, salvo altri Censito nel CF del Comune di Roma al fg 1116, part 2825, sub. 2, cat A/7, rendita € 1.213,67. Costruito in forza di licenza edilizia n. 899/C del 19.9.01. Lo stato dei luoghi, come descritto, è difforme sia dalla planimetria catastale sia dal progetto allegato alla concessione edilizia n. 899/C del 19.9.01. Per ricondurre le porzioni immobiliari alla situazione legittima è necessaria SCIA con opere riconducibili al restauro e risanamento conservativo, volte all’eliminazione degli elementi estranei all’organismo edilizio originario e a regolarizzare il frazionamento dell’originaria unità immobiliare, la diversa distribuzione degli spazi interni e cancelli necessari per accedere al villino. Al piano seminterrato vanno demolite le tramezzature che dividono gli ambienti e eliminati gli impianti di bagni e cucina, nonché le superfetazioni, infine dovrà essere ripristinata l’intercapedine come prevista dal progetto; andrà chiusa la porta finestra che consente di accedere all’area esterna perché di pertinenza del sub 1 e rimossa la centrale termica. Al piano terra andrà demolito il ripostiglio realizzato nell’area scoperta e ripristinata la cucina al piano terreno/rialzato, ed andrà realizzato il muro di divisione che delimita l’area a verde di pertinenza del sub 1. Al piano primo dovrà essere ripristinata la sagoma presente nel progetto approvato con la relativa destinazione e realizzata la falda nella parte di unità immobiliare in cui ora insiste il terrazzo. Per la regolarizzazione catastale sarà necessaria una denuncia di variazione catastale conforme alle modifiche. Sul terreno sul quale è costruita la villa (fg 1116 part 1329 e 1330 dalla cui fusione deriva l’attuale particella 2825) con formalità 19584 del 07.04.2001 è stato trascritto un atto d’obbligo a favore del Comune di Roma, successivamente rettificato con formalità 48728 del 04.08.01, riguardante, tra gli altri, il mantenimento permanente ed irrevocabile della destinazione d’uso dei locali posti al piano seminterrato e sottotetto. Privo di certificato di agibilità. L’immobile è occupato dal debitore che non vi abita; l’aggiudicatario potrà chiedere la liberazione sin dal momento dell’aggiudicazione. Come meglio descritto nell’elaborato peritale in atti.