Quota pari a 1/1 del diritto di un appartamento, posto al secondo piano, interno 7, del fabbricato “B” del complesso edilizio ubicato in Roma, alla Via Portuense, con accesso dal civico 95/E. Si compone di un ingresso, soggiorno, cucina, camera, cameretta, bagno padronale e balcone. L’altezza interna dell’appartamento è pari a circa 2,95 mt. L'appartamento ha una superficie coperta esterna lorda (SEL) di mq. 91,00 e una superficie a terrazzo di mq 16,65 circa. Il complesso immobiliare è costituito da tre fabbricati denominati “A”, “B”, “C” e comprensivo di un ampio parcheggio pertinenziale; Riportato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al foglio 791, particella 293, subalterno 508, via Portuense 95/E, piano 2, interno 7, z.c. 3, categoria A/2, classe 3, consistenza vani 5, superfice catastale totale 96 mq (escluso aree scoperte 91 mq) R.C. euro 1.342,79; Confina con: vano ascensore, appartamento int. 8, corte condominiale, corridoio di accesso, salvo altri. L'immobile risulta regolare per la legge n° 47/1985. Non sono presenti vincoli artistici, storici o alberghieri. Non sono presenti diritti demaniali o usi civici. L'immobile risulta agibile. Il complesso edilizio è stato realizzato dalla Soc. p. Az. “Filande e Tessiture Costa” Genova. Approvato con la licenza edilizia n. 3251 del 20.12.1961 e successive varianti n. 272/D del 1.10.1964 (progetto di variante al corpo “A” ed al braccio lungo il fiume Tevere) e n. 1368 prot. n. 5083 del 5.2.1968. Si sono riscontrate le seguenti difformità in contrasto con il Regolamento Edilizio: l'attuale superfice della cameretta di 7mq non è conforme alle misure minime di 9 mq dettate dall'Art. 40 della delibera n. 5261 del 18.8.1934 - R.G.E. Comune di Roma. Per sanare gli abusi l’acquirente dovrà demolire le tramezzature della cameretta o adeguarle per rispettare le misure minime di legge. Si stimano tra oneri tecnici, diritti di segreteria e opere edili per complessivi 2.450,00 € che sono stati detratti dalla valutazione. Stato di occupazione: occupato dall’esecutato che vi abita. La liberazione potrà avvenire all’emissione del decreto di trasferimento. Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.