Locale uso deposito/magazzino piano interrato di un fabbricato per civili abitazioni in Roma, accesso da Via Lorenzo Il Magnifico 47, secondo accesso da rampa carrabile da Via Giovanni da Procida 20/b. Composto da un unico locale ad uso deposito/magazzino attualmente con un piccolo vano con tramezzature in corso di costruzione. Al Cat. Fabbricati di Roma fg.589, part.255, sub.33, z.c.3, cat.C/2, cl. 2, 56mq, Sup. catastale 70mq, rendita €. 211,13. A confine con androne di accesso dal vano scala al piano cantinato, con Via Lorenzo il Magnifico, con accesso carrabile da Via Giovanni da Procida 20/b, Box auto 12, salvo altri. Il locale è interessato da servitù di passaggio della fognatura e impianti idrici condominiali. Per il complesso edilizio formato dalle tre palazzine nel lotto di terreno ricompreso fra Via Lorenzo il Magnifico, Via Giovanni Da Procida e Via Piccarda Donati, è costituito Atto D'Obbligo delle originarie costruzioni con il Governatorato di Roma che ha richiesto l'Atto D'Obbligo per il rilascio dell'abitabilità degli edifici subordinato alla chiusura con cancelli o altra opera da approvarsi dal Governatorato della strada privata posta in Via Piccarda Donati angolo Via Giovanni da Procida ed a mantenere integre ed inalterate le caratteristiche di detta Via Privata. Atto registrato a Roma il 17/5/1940 n. 20489 Vol. 586 Atti Pubblici. Le palazzine sono state edificate secondo i progetti presentati dai costruttori Impresa Edile Fratelli Gentile, tra il 1939 e il 1940. Per esse è rintracciabile un fascicolo progettuale rubricato al n. 48586/1939 a nome della Impresa Fratelli Gentile. Il secondo progetto in variante del 23 aprile 1940 è complessivamente conforme al bene attuale a meno di tramezzature e partizioni interne. Nel fascicolo risulta anche la scheda di censimento catastale dei fabbricati con scheda di denuncia al Governatorato di Roma servizio delle imposte al momento della costruenda fabbrica censita al prot.n. 1474 del 1939. Non risulta rintracciabile la Licenza edilizia né il certificato di abitabilità. La attuale planimetria catastale è risalente al 15.05.1965 ed è in sostituzione di quella originaria dell'immobile censito al N.C.E.U di Roma, di cui il fabbricato già riportato alla partita n. 94121 del foglio 589/part. 255/sub. 33, di originario censimento (cat. C/2 del 1939) già inserito nella mappa 65 mappale 5873 del vecchio catasto storico. Il perito incaricato ha indicato che tale planimetria possa valutarsi come sostitutiva dello stato di legittimità edilizia in continuità al progetto n. 48586/1939, ai sensi dell'art. 9bis/comma 1.bis del DPR 380/2001 modificato dall'art. 10, c.1, lett. d), Legge n. 120/2020). Lo stato dei luoghi è complessivamente conforme ai progetti indicati e alla planimetria d'impianto catastale del bene, a meno di eseguite parziali opere interne in corso di esecuzione e parziale esecuzione non ultimata di tramezzature rustiche interne atte a realizzare un nuovo bagno in posizione diversa dall'originario. Il perito incaricato ha reputato non convenientemente sanabile la realizzazione delle nuove tramezzature rustiche per il nuovo bagno. Il perito ha valutato la demolizione delle dette tramezzature e la necessità di presentare una CILA a sanatoria per le dette piccole difformità il cui costo sono state valutate in €. 2.500,00. Il locale presenta un cattivo stato d'uso con presenza di arredi e mobilia varia oltre a materiali edili da sgomberare di scarso valore. Si necessitano spese di manutenzione per la ripulitura del locale, rifacimento pavimentazione e intonaci, pitture delle pareti e soffitto. Il perito ha considerato un costo costo di circa €. 24.000,00 . L’immobile è occupato dal debitore esecutato e da materiali vari e arredi di scarso valore, da sgomberare, in corso di liberazione. Il tutto come descritto nell’elaborato peritale depositato in atti e nel pignoramento